Ha vinto anche il prestigioso premio “Red Dot” per il design: siamo all’ottavo trionfo per la nuova ammiraglia Opel, la Insignia. Il riconoscimento internazionale di design “Red Dot” – assegnato dal 1955 sotto l’egida del Centro Design della Westfalia Renania Settentrionale di Essen, in Germania – è uno dei più importanti (a livello mondiale) nel campo del design. Viene assegnato da una giuria internazionale formata da esperti che basano le loro valutazioni su criteri come innovazione, funzionalità e qualità formale.
In effetti, è vero che la Opel Insignia parla un nuovo linguaggio stilistico: associa “arte scultorea e precisione tedesca”.
È una cannibale. La nuova berlina tedesca (ma la Opel è del Gruppo americano General Motors) è stata già eletta “Auto dell’Anno 2009” da una giuria di giornalisti europei e ha vinto molti altri premi, tra i quali “Designbest” della giuria Autobest e “Executive Car of the Year”.
Tuttavia, credo che il premio più bello per Opel sia il numero di ordini che l’Insignia sta ricevendo. Se si considera il periodo nerissimo per il settore automotive, trattasi di piccolo miracolo industriale. Ma è anche la prova che una vettura – se davvero ben fatta e con un rapporto qualità/prezzo accettabile – vende.
Addirittura, gli operai han dovuto fare turni di lavoro in più per stare dietro alle richieste dei consumatori: a metà marzo, eravamo a 75.000 ordini in Europa.
Ho già fatto un piccolo test drive. È indubbiamente. una macchina adatta anche al noleggio a lungo termine. Nei lunghi spostamenti, va ch’è un piacere; in città, riesce a essere agile. Oltretutto, dà anche un ottimo ritorno in termini d’immagine, anche se il costo (e quindi il relativo canone di noleggio) sono nella media. Un numero, per capirci: in Italia, la 1.6 Turbo costa 25.000 euro: pochissimo.
È prontissima e assai elastica, sempre. Elegante, ha buone prestazioni, i motori sono sovralimentati, Euro 5, con cambi manuali e automatici a sei rapporti: il range va da 130 a 220 cavalli. La Insignia ha anche il Cx (coefficiente di penetrazione) più basso tra le berline del suo segmento (0,27): inquina e consuma di meno.