Da poco nominato nuovo Direttore Procurement, Simone Bellocci ha una grande responsabilità in azienda, coinvolgere la filiera attorno al progetto Ecopolis, la mobilità sostenibile di Arval Italia. Il manager ha accettato di rispondere ad alcune domande di Fleetblog sul lavoro che lo aspetta.
Arval intende coinvolgere sempre più i propri fornitori nel progetto Ecopolis, ci può spiegare meglio come lo farete?
Arval intende perseguire il proprio impegno in materia di sviluppo sostenibile e responsabilità sociale di impresa, coinvolgendo in esso tutti gli stakeholder e gli attori del mondo automotive: fornitori, costruttori, operatori professionali, clienti, con l’obiettivo preciso di creare una vera e propria etica e deontologia della mobilità.
Gli Ecopolis Mobility Point sono la prima tappa concreta di questo network “privilegiato”, una rete di selezionatissime officine, all’interno della più vasta rete Arval, che lavora e pensa “sostenibile”. Punti logistici prioritari per la manutenzione dei veicoli dell’Ecopolis Fleet, gli Ecopolis Mobility Point si differenziano dagli altri fornitori per la scelta di uno ‘stile di lavoro’ rispettoso dell’ambiente, delle persone e della società.
Una volontà operativa che si realizza in azioni concrete quali: attuazione di comportamenti rispettosi dell’ambiente, adozione di un manuale comportamentale sul luogo di lavoro (tutela dei lavoratori, sicurezza), promozione attiva nella diffusione di una cultura di responsabilità sociale con comunicazioni ad hoc sul punto vendita, promozione di nuove soluzioni di mobilità come l’offerta ai propri clienti di auto sostitutive Bi-fuel e/o a basso impatto ambientale o l’essere centro servizi per la rottamazione e, quindi, la sostituzione di veicoli inquinanti con veicoli “puliti” in noleggio a lungo termine.
Centri di eccellenza dunque in termini di mobilità sostenibile, impegnati nella promozione di best practice per il rispetto dell’ambiente, gli Ecopolis Mobility Point sono selezionati da Arval, su tutto il territorio italiano secondo severissimi criteri. Una scheda di valutazione ambientale, che indaga sull’adozione o meno di determinati comportamenti sostenibili (consumi energetici, adozione di impianti fotovoltaici..o di altri dispositivi a risparmio energetico, sicurezza e salubrità dei luoghi di lavoro) e attribuisce a ciascuno di essi un determinato punteggio, è lo primo step della selezione Arval, che proseguirà poi nel laureare tra gli EMP solo quei centri che seguiranno con successo un preciso e dettagliato programma di formazione. Nel 2008 abbiamo organizzato una decina circa di incontri formativi che hanno coinvolto una settantina di fornitori a sessione. A fine 2008 abbiamo “laureato” oltre 100 EMP e l’obiettivo ambizioso, ma possibile, è di contarne presto 3000.
Che vantaggi avranno i clienti Arval da questi cambiamenti che state portando nel rapporto con i vostri fornitori?
Oltre al vantaggio implicito nel concetto stesso di Ecopolis di poter beneficiare di un servizio in ogni fase della sua erogazione realmente “sostenibile” (si pensi ad officine/carrozzerie che pensano e lavorano in un ambiente sostenibile) come dicevo precedentemente uno dei plus forniti dalle officine/carrozzerie che fanno parte del network degli Ecopolis Mobility Point è la fornitura ai clienti di vetture sostituitve Bi/fuel e/o a basso impatto ambientale. Per tutte queste vetture l’officina ha scelto di compensare le emissioni di Co2, grazie all’acquisto di carbon credit.
Sul versante cliente questo plus si traduce in una maggiore efficienza e velocità del servizio, e nel contempo in un minore impatto sull’ambiente. Trovando l’auto sostitutiva direttamente presso l’officina, il cliente non dovrà rivolgersi infatti ad un rent a car per ripristinare la propria mobilità. “Saltando” quindi uno spostamento, dalla carrozzeria al rent a car, dal rent a car ai luoghi abituali in cui si muove, il cliente di conseguenza inquinerà meno.
E per i vostri fornitori? Quali vantaggi ci saranno nell’aderire al progetto Ecopolis?
L’adesione agli Ecopolis Mobility Point a mio avviso è un’opportunità riservata a qualsiasi imprenditore del settore, che scelga di diventare protagonista attivo del cambiamento, facendo propri i principi Arval di mobilità sostenibile e responsabilità sociale di impresa e concretizzandoli nell’attività quotidiana .
Una tale scelta di approccio comporta un’evoluzione positiva dell’ immagine dell’officina/carrozzeria, che potrà accreditarsi sul mercato non più solo come sinonimo di qualità ed efficienza, (caratteristica che accomuna tutte le 18.000 officine convenzionate Arval sul territorio) ma anche come sinonimo di eccellenza nella fornitura di una mobilità sostenibile, atout che sempre di più fa la differenza nell’indirizzare le scelte di un qualsiasi fornitore in qualsiasi ambito/settore merceologico e/o di servizio.
Per questo stesso motivo Arval considera il network degli Ecopolis Mobility Point il canale privilegiato verso cui far confluire i clienti, creando per loro una reale corsia preferenziale di intervento.
Che ruolo avranno i costruttori di veicoli nel progetto Ecopolis? Come verranno coinvolti?
I costruttori sono già coinvolti attivamente nel progetto Ecopolis Mobility Point, attraverso la fornitura di determinati veicoli o prototipi a “vocazione ambientale” come auto sostitutive degli EPM. Si tratta sicuramente di una buona occasione di promozione del prodotto, di una vetrina di lancio dello stesso, ma anche e soprattutto di un modo concreto di divulgare la cultura di responsabilità ambientale e partecipare all’etica di mobilità sostenibile di Arval e dei suoi fornitori. Il futuro, poi, vedrà sicuramente infittirsi e ampliarsi le aree di collaborazione e scambio.