È ancora più sportiva, grazie al recentissimo facelift: ora la Mercedes Classe A – carina anche prima – mi piace molto di più. I ritocchi riguardano mascherina e paraurti, più a V e con forme maggiormente spigolose, che la rendono più cattivella. Ma sono soprattutto i fari a essere cambiati: basta con le “luci tonde”, a mandorla, e via agli occhi penetranti, allo sguardo da tigre (vedi foto).
La Mercedes Classe A era e resta una compatta piuttosto “chiccosa”, che tende verso la sportività, ma anche verso il lusso. Oltretutto offre una sterminata varietà di motori. Io ho provato il modello base, il 150 Coupé: 1.498 cc. Ha 95 cavalli che ti scarrozzano alla grande, con uno 0-100 chilometri orari in 12,6 secondi e una punta di 175 km/h. In più, i consumi sono bassi: 16,1 chilometri/litro. Perfetto per il noleggio a lungo termine.
Però, a essere sinceri, i propulsori che più m’acchiappano sono i diesel BlueEfficiency, che ti danno tanti cavalli, ma consumano e inquinano con una vettura di categoria inferiore, nonostante prestazioni di primo livello. Intelligenti anche gli pneumatici con basso indice di resistenza al rotolamento: sporcano di meno mentre si circola e in frenata. Altra caratteristica che m’ha colpito sono le sospensioni: rigide eppure confortevoli.
Unica particolarità (non lo definirei proprio un difetto) che ho notato: davanti, si sta comodi. Ma dietro, c’è ancora più spazio per gambe e testa. Forse per via della linea originale della Classe A.
Per quanto riguarda la sicurezza, gli adulti viaggiano a cinque stelle: vedi Euro NCAP. Segnalo anche le quattro stelle per i bimbi: complimenti.