Gli pneumatici non sono tutti uguali: sicurezza, durata ed economicità alla base della scelta

Il mondo dei fleet manager è talvolta caratterizzato da comportamenti contraddittori: una quantità notevole di tempo e di energie viene impiegata nell’esaminare in dettaglio alcuni aspetti della gestione della flotta, ma poi ci si dimentica che alla fine tutto ciò che è legato all’utilizzo del mezzo, inclusi sicurezza e costo, ruota su “quelle quattro ciambelle nere” a volte misconosciute e sottovalutate: gli pneumatici. Unico punto di contatto tra l’automobile, oggetto meccanico e del desiderio, e la strada, sono invece determinanti nel condizionare il risultato finale del lavoro del fleet manager. Proprio per contribuire ad una maggiore conoscenza di questo tema Fleetblog ha deciso d’inaugurare una serie di approfondimenti nella propria sezione tematica dedicata agli pneumatici, che a partire da questo post informeranno con cadenza quindicinale i fleet manager su alcune importanti innovazioni, la cui conoscenza è necessaria per comprendere l’importanza di questo elemento nella determinazione del costo della flotta, per non parlare della sicurezza dell’utilizzatore. Anche in previsione delle importanti e imminenti scelte invernali.
Lo pneumatico è un elemento complesso, formato da alcune centinaia di componenti e dotato di una scultura accuratamente studiata, ma per ribadirne l’importanza basterebbe ricordare che lo pneumatico consuma mediamente il 20% dell’energia necessaria a far avanzare un veicolo con alimentazione termica: rotolando, lo pneumatico si deforma, consuma energia e quindi carburante. Un pieno su cinque è consumato unicamente dagli pneumatici!
Dal punto di vista del fleet manager, la scelta di un elemento così importante non dovrebbe essere lasciata completamente al noleggiatore: comprendere i principali aspetti tecnici e di funzionamento dei diversi pneumatici, misurarne il potenziale in termini di sicurezza e costo e infine, effettuare una scelta consapevole dovrebbero essere le tappe ideali di un processo di valutazione in capo al fleet manager. Da tempo, infatti, s’insiste sulla necessità di coinvolgimento del fleet manager e di maggior collaborazione con il noleggiatore su tutti i più importanti elementi del contratto di noleggio: accordi con le case automobilistiche, con quelle petrolifere e i fornitori di fuel card, con le catene di manutenzione, ecc.. Lo pneumatico non dovrebbe fare eccezione, data la sua importanza.
Il fleet manager dovrebbe informarsi con il noleggiatore sul tipo di pneumatici con cui i veicoli sono equipaggiati e, soprattutto, su quelli previsti per la sostituzione e non accontentarsi di una risposta generica (“quelli previsti dalla casa”) o semplicemente differenziata in termini di fasce prezzo (fascia base, intermedia o premium) all’interno delle quali scegliere. Il fleet manager deve avere la possibilità di scegliere gli pneumatici con i quali dotare gli autoveicoli della propria flotta, perché gli effetti sul TCO (costo per auto) sono importanti. C’è anche un altro buon motivo per perseguire la strada della trasparenza (ed eventualmente dello scorporo contrattuale) degli pneumatici: a partire da novembre 2012 tutti gli pneumatici venduti dovranno presentare l’etichettatura europea basata sull’illustrazione di tre parametri: resistenza al rotolamento, capacità di frenata sul bagnato e livelli di emissione sonora (vedi figura). Un passo fondamentale verso la trasparenza, al quale in futuro si aggiungeranno, ci si augura, altri parametri quali la durata chilometrica.
Va detto che non esiste sul mercato uno pneumatico superiore a tutti gli altri in tutti i parametri misurabili, per questo è importante conoscere e comparare i diversi prodotti e scegliere alla fine uno pneumatico equilibrato nelle sue prestazioni globali. Va anche detto che alcuni produttori si distinguono rispetto agli altri per completezza d’informazione, messa a disposizione di test e risultati, anche comparativi, e capacità di anticipazione dei prossimi probabili vincoli legislativi, dopo quelli che entreranno in vigore a fine 2012.
Un ottimo lavoro informativo presso specialisti del settore e fleet manager è quello che da tempo sta portando avanti Michelin, storica marca leader nel settore, che da anni pone il concetto di equilibrio delle prestazioni al centro delle proprie ricerche, culminate con la commercializzazione di “MICHELIN ENERGY Saver”, che da quando è stato commercializzato nel gennaio 2008 ha ottenuto più di 120 omologazioni tecniche presso i principali costruttori automobilistici, grazie anche ai test (di sicurezza e risparmio) indipendenti e comparativi effettuati da TÜV SÜD, importante ente tecnico con 140 anni di esperienza, e da Dekra. E’ stato inoltre dimostrato, sulla base di uno studio di TNS Sofres effettuato nei sei principali mercati europei e confermato da test indipendenti realizzati da CERM e TÜV SÜD Automotive sulle gamme più vendute di ciascun segmento, che questa gamma di pneumatici ha prestazioni ineguagliate in termini di durata chilometrica. Consumi ridotti, durata e sicurezza in frenata garantiscono un notevole equilibrio di prestazioni ed un minor costo totale di gestione.
Ecco un esempio pratico di come la durata influisce sul TCO dello pneumatico:

1) pneumatico A: prezzo € 100, durata 45.000 km, costo chilometrico su 1000 km = 2,2 €

2) pneumatico B: prezzo € 85, durata 30.000 km, costo chilometrico su 1000 km = 2,8 €

In conclusione: è importante che il livello di attenzione del fleet manager sulle caratteristiche dei diversi pneumatici aumenti, per poterne valutare costi e prestazioni e poter scegliere consapevolmente, in considerazione dell’importanza dello pneumatico per ciò che riguarda sicurezza, riduzione delle emissioni e costi di gestione, aspetti fondamentali di fleet management. Gli pneumatici che consumano meno carburante e che percorrono più chilometri sono quelli che, alla fine, hanno un TCO minore, conciliando tra l’altro esigenze di mobilità e rispetto per l’ambiente. Una sfida alla quale possiamo partecipare tutti accedendo, per saperne di più, a http://www.uniscitialduello.it

  1. Il mondo degli pneumatici è molto esteso e variegato. Da qualche anno si assiste all’ingresso continuo nel mercato di nuove marche di pneumatici che vanno ad insidiare le marche più conosciute. Selezionare il giusto pneumatico è impresa difficile per non dire impossibile, in quanto le variabili ed i fattori da tenere in considerazione sono moltissimi. Lo stile di guida ad esempio, è solo uno di questi fattori. Se pensiamo a quanti tipi di asfalti ci sono, alla condizione del manto stradale, alla tipologia ed alla morfologia del territorio su cui ci si sposta abbiamo altri elementi importanti che incidono pesantemente sulla vita degli pneumatici. E poi ci sono le case produttrici, che sfornano tonnellate di gomme ogni giorno, suddivise tra le prime linee, le seconde, ed offrono disegni del battistrada di ogni tipo e foggia. Poi c’è l’aspetto commerciale e di marketing: i listini prezzi hanno dinamiche spinte, cambiano spesso ed alcune case utilizzano un prezzo di vendita suggerito al pubblico che complica ulteriormente la vita a chi vuole fare bechmarking. Senza contare le promozioni, le offerte speciali, i prezzi netti che sono oramai quotidiani. Non tutte le marche sono distribuite in egual misura su tutto il territorio nazionale e anche i prezzi possono cambiare da regione a regione… Se ci rivolgiamo al nostro gommista di fiducia avremo delle informazioni spesso parziali dovute alla consuetudine derivante dall’utilizzo delle medesime marche. Pertanto, orientarsi in questo complicatissimo ambiente non è per nulla facile per gli addetti ai lavori, figuriamoci quindi per le persone che svolgono altre attività. Una soluzione c’è, oltre a prendere una pillola per il mal di testa che nel frattempo ci è venuto. Affidarsi, per esempio a strutture organizzate ed indipendenti che possono offrire un ampia gamma di marche di pneumatici e che dispongano di una adeguata rete di centri di assistenza ben distribuiti sul territorio. Essenziali sono soprattutto le tecnologie web che unite alla professionalità e capacità indispensabili per gestire correttamente il complesso ciclo di authority. Senza questi presupposti difficilmente sarà possibile conseguire gli obiettivi aziendali, come una corretta politiche d’acquisto degli pneumatici. Obiettivi che possono variare in funzione della flotta e delle sue esigenze operative, salvaguardando prima di tutto la sicurezza di chi guida la vettura e consentendo all’azienda di determinare il proprio TCO.

Leave a Reply

Your email address will not be published.