Ambizioni altissime, contenuti di design e tecnologici elevatissimi: è, da oltre un anno, il nuovo marchio DS. Che è rimasto ovviamente nel gruppo PSA formato dalle francese Peugeot e Citroën, separandosi da quest’ultima. L’obiettivo è un’espansione globale, anche in Cina, e una gamma di sei modelli, Suv o berline a tre volumi dal 2017: eleganti, di classe. D’altronde, l’originalità delle soluzioni ha sempre contraddistinto DS, di cui tutti ricordano lo “squalo” degli anni 60 (per l’esattezza l’ammiraglia dal 1955 al 1975). E adesso si ripropone quel concetto.
C’è pure un competitor cui dare fastidio in questa gamma medioalta, che è Audi. Alla fine il gruppo PSA mira a fare di DS quello che il colosso di marchi Volkswagen ha fatto con Audi (la quale negli anni 80 era un brand popolare): status symbol, una scelta per essere (perché le vetture ti danno tantissimo) ma anche per apparire, per il prestigio. Il tutto passa dalle auto, per pure attaraverso negozi lussuosi, posizionati nelle zone dello shopping: qui, se entri, accedi in un mondo esclusivo, all’insegna del lusso alla francese.
Nell’attesa dell’ondata di modelli nuovi, in minima parte la DS3 rappresenta quello sarà la DS in futuro: vettura particolare, con linee aggressive ma non troppo, nervature in vista per renderla tesa. E uno sguardo malizioso, con i fari che fanno da occhi: pronti a puntarti e ad attrarti. Simpatico l’indicatore di direzione “a scorrimento”: al posto di lampeggiare, la luce arancione scorre sul bordo del faro. A preannunciare che le DS saranno un concentrato d’ innovazioni inedite per tutti.
Ma è soprattutto la seconda generazione della DS5, l’ammiraglia (vedi foto), con un aspetto più regale e imponente, a dirci come sarà la DS. Il frontale è segnato dalla grande calandra verticale, affiancata da fari Xeno-Led: insomma una firma luminosa che non puoi confondere. Interni ispirati al mondo dell’aeronautica, l’ammiraglia parigina sfoggia adesso un salotto di bordo che mischia materiali preziosi, come la pelle semi-anilina. Il sistema di infotainment ha un maxischermo touch, che integra diverse funzioni e ha consentito di far sparire dalla plancia 12 pulsanti. I motori? Saranno disponibili diverse unità a benzina e diesel, tutte Euro 6 e con una potenza compresa tra 120 e 210 cavalli.
Splendido anche il nuovo logo: il monogramma DS abbinato al nome DS Automobiles e alla firma “Spirit of Avant-Garde” (spirito innovativo). Inserito in una scultura, che è l’auto: un’opera d’arte francese, inseritasi nel design hi-tech. Da ammirare, perfino se non ami le macchine. Così, la rinnovata DS5 inaugura il nuovo corso del brand DS, facendo il proprio ingresso in modo trionfale le vetture di segmento premium.