2016: Unrae prevede 1.680.000 auto nuove

SALONE DI VENDITA
In occasione della presentazione del Book 2015, che riassume tutte le statistiche del mercato automobilistico italiano dello scorso anno, l’Unrae (l’associazione degli importatori e distributori dei costruttori esteri) ha rilasciato un forecast sul 2016, che ipotizza uno scenario piuttosto positivo.

Secondo l’Unrae, quest’anno si venderanno 1.680.000 auto nuove, con una crescita del 6,7% rispetto al 2015 (le cui immatricolazioni sono state esattamente 1.574.775). La crescita è sicuramente positiva, ma vale la pena di sottolineare che si tratta comunque di un “magro bottino”, perché significa un volume pari a quello registrato nel 1994. Se vogliamo guardare il bicchiere mezzo pieno, però, questa “ripresina” è importante perché il vertice basso della crisi economica si era raggiunto nel 2013, quando furono immatricolate soltanto 1,3 milioni di auto, ossia tante quante se ne vendevano negli anni Settanta.

Nel presentare il forecast con ottimismo, l’Unrae fa riferimento ad alcuni aspetti congiunturali positivi: il Pil del 2016 dovrebbe crescere dell’1,6% (+0,7 è il dato 2015), i consumi dell’1,5% (1,2% lo scorso anno) e il tasso di disoccupazione dovrebbe scendere di 0,8 punti (11,1% quest’anno, 11,9% nel 2015). I fattori positivi del 2016, sempre secondo l’Unrae, sono: il buon portafoglio degli ordini accumulati a fine 2015 (188.000 contratti acquisiti in attesa della consegna), le generose campagne promozionali dei costruttori e delle reti di vendita, l’esigenza sempre più improcrastinabile di rinnovare il vetusto parco circolante (la cui età media nel 2015 è arrivata ormai a sfiorare i 10 anni). Le misure restrittive alla circolazione, inoltre, stimoleranno il bisogno di sostituzione da parte dei privati, mentre la crescita delle vendite aziendali sarà dovuta principalmente agli effetti del super-ammortamento.

Per l’Unrae il canale di vendita che beneficerà maggiormente dell’incremento delle vendite sarà quello dei privati, mentre per le flotte aziendali e il comparto del noleggio, la crescita sarà meno vigorosa: in sostanza, per l’associazione dei costruttori esteri, quel 6,7% di vendite in più sarà in larga parte appannaggio della clientela retail, mentre le vendite business cresceranno un po’ meno e, di conseguenza, si vedranno limare la propria quota di mercato. Per l’Unrae, il noleggio (breve + lungo termine) conquisterà il 19,8% del mercato (19,9% nel 2015) e le immatricolazioni aziendali dirette il 15,9%  (16,2% nel 2015). In forte crescita il mercato dei veicoli commerciali (+15%) che arriverà a sfiorare i volumi ante-crisi.

Personalmente ritengo che le previsioni dell’Unrae, per quanto autorevoli, siano pessimistiche sul versante business. A mio avviso il comparto si dimostrerà sorprendentemente frizzante, in particolare il canale del noleggio a lungo termine: le aziende sono tornate ad accendere i riflettori sulla flotta, le opportunità di saving ottenibili grazie alla sostituzione del parco con nuovi modelli più efficienti sono interessantissime, i player del mercato stanno sviluppando nuovi prodotti di medio termine che attireranno senz’altro nuovi clienti e la competitività dell’offerta è sempre maggiore. Senza trascurare un ultimo importantissimo fattore: lo sviluppo del mercato dei liberi professionisti, delle ditte individuali e delle microimprese, un comparto che tutti i noleggiatori principali stanno dimostrando di voler conquistare a tutti i costi. Secondo me, insomma, questo 2016 sarà un anno molto ricco di soddisfazioni per il comparto dell’auto aziendale. A patto che il Governo non torni a considerare l’auto il suo bancomat preferito.

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