Fine anno col botto (per chi cambia auto)

Il target è da tempo nel mirino: l’obiettivo dei costruttori è superare quota 2.000.000 di immatricolazioni nel 2017. Secondo il forecast di Dataforce, si arriverà a 2,07 milioni. Così la crisi innescata nel 2008 sarà definitivamente archiviata. Tutto bene, dunque, per il mercato dell’auto? In parte sì, in parte no. Perché, ad analizzare i numeri attraverso le lenti dell’obiettività, non è tutto oro ciò che luccica. Il mercato dei privati è in flessione (-4 punti di share, sempre secondo Dataforce), le immatricolazioni aziendali dirette stentano perché il super-ammortamento non è più in vigore (tranne che per gli autocarri, ovviamente anche quelli “fiscali”) e il fenomeno delle forzature di mercato, leggasi km zero, sta assumendo proporzioni sempre più gigantesche. A fine anno si conteranno 325.000 auto-immatricolazioni di Case e Concessionari.

La domanda sorge spontanea: chi comprerà veramente tutte queste auto “usate ma nuove”? Però si ha l’impressione che quello delle km zero stia diventando un vero e proprio canale di vendita. Negli ultimi mesi, poi, la pressione è cresciuta pure sul canale dei noleggiatori a breve termine, cui gli OEM stanno proponendo scontistiche mirabolanti, ed è sempre più difficile dire di no. Se poi tutti questi rent-a-car saranno messi effettivamente a disposizione dei clienti del noleggio a breve, lo scopriremo solo vivendo.

Detto delle perplessità che suscitano queste forzature invasive, vediamo il rovescio della medaglia. Che è assolutamente positivo per chi compra e per chi noleggia. Anche e soprattutto per l’utenza business. Cerchiamo di fare chiarezza. Oggi non è più il cliente aziendale che si reca in concessionaria. È il dealer che martella il cliente con tutte le leve che il direct marketing e il CRM gli mette a disposizione. Per fare un esempio, il sottoscritto, titolare di una piccola SRL, soltanto nell’ultima settimana ha ricevuto venticinque e-mail di offerte (tra noleggio, leasing, finanziamenti auto e semplici sconti), pur senza aver mosso un dito sul pc per chiedere preventivi. Non parliamo poi delle telefonate “esplorative” dei venditori e dei broker di noleggio…

Si avvicina la fine dell’anno: gli attori della distribuzione si sono accorti che traguardi e obiettivi sono ormai vicinissimi, e i premi di risultato alla portata: dunque basta allungare la mano e chiudere il 2017 stappando champagne. Mai come in questo momento, insomma, il cliente ha il coltello dalla parte del manico. Se intende noleggiare a lungo termine, sappia che le campagne di sconto sono accattivanti come mai avvenuto in precedenza: i noleggiatori (che hanno ancora diritto al super-ammortamento, in quanto attori professionali della distribuzione automobilistica), girano il beneficio fiscale sotto forma di riduzione dei canoni. I costruttori hanno alzato il livello della scontistica pur di svuotare i piazzali (e lo fanno tutti indistintamente, generalisti e premium), i broker tagliano le loro provvigioni pur di raggiungere l’obiettivo dell’anno. E i dealer stendono il tappeto rosso in concessionaria.

Vale la pena approfittarne? Secondo me sì. Anche perché il 2018 inizierà in sordina. Quando la pancia è piena, l’iperattivismo rallenta. Certo, raggiunti i traguardi del 2017, se ne fisseranno altri, più ambiziosi, pure per l’anno nuovo. Ma non è detto che l’acceleratore vada a tavoletta anche a gennaio e a febbraio…

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