Il futuro della mobilità secondo Ford

Inaugurato lo scorso inverno, all’interno dell’avveniristico Westfield World Trade Center di New York, il FordHub non è un salone di vendita di automobili, ma un luogo privo di finalità commerciali, nel quale i visitatori sono in grado di esplorare le ultime innovazioni Ford, conoscere i servizi di mobilità offerti ed essere informati su quello che l’Ovale Blu continuerà a fare per delineare le città del futuro e della mobilità. City of Tomorrow è una mostra che illustra l’impegno di Ford come provider di servizi, che, affiancandosi al proprio ruolo di costruttore d’automobili, si rivolge allo sviluppo di soluzioni innovative ai problemi legati alla mobilità delle realtà urbane, di oggi e del prossimo futuro.

“L’attuale sistema della mobilità, nella maggior parte delle metropoli, è giunto a un livello tale di complessità da compromettere la qualità della vita di chi vive e si muove in città. Trenta anni fa, trascorrevamo circa 18 ore in media all’anno nel traffico. Oggi, sono diventate 38”, ha commentato Jim Hackett, President and CEO Ford Motor Company. “È evidente come sia necessario agire cambiando le realtà urbane per migliorare e rendere più efficiente la mobilità di persone e merci”.

Gli scenari che prefigura Ford sono quelli che affronteremo in un futuro nemmeno troppo lontano: Ford sta, per esempio, immaginando un mondo in cui le strade siano riconfigurabili in maniera fluida, in funzione delle esigenze dei pendolari e dei flussi di traffico. Bike e droni saranno in grado di fornire soluzioni all’avanguardia per il trasporto di persone e merci. “La verità è che i veicoli a guida autonoma hanno davvero la possibilità di cambiare il modo in cui le città si muovono, e il tema interessa tutti, non solo le persone in cerca di un passaggio. Quando uniamo il potenziale e la portata dei veicoli a guida autonoma con l’approccio umano, il risultato sono comunità più connesse all’interno delle grandi realtà urbane e una relazione più intensa tra aziende e clienti. Lavorando insieme, possiamo creare un futuro in cui si possa soddisfare ogni tipo di esigenza di trasporto delle nostre comunità”, ha commentato Jim Farley, Ford Executive Vice President and President Global Markets.

Guardando oltre, Ford immagina le città del domani con concentrazioni significative di veicoli autonomi, la maggior parte dei quali saranno alimentati elettricamente. “Le nostre strade rappresentano i luoghi dove si svolge la vita delle persone, si lavora, ci si muove e ci si connette; sono parti dominanti dello spazio pubblico, generatori di economie urbane e di attività sociali, e dovrebbero essere a disposizione dei cittadini, non delle automobili”, ha raccontato Marcy Klevorn, Ford Executive Vice President and President Mobility. “Possiamo ricreare questo tipo di spazio, liberare le nostre strade e rivalutare i valori che vogliamo che riflettano, rivedendo il modo in cui i nostri sistemi di trasporto funzionano a tutti i livelli, e, concentrandoci sulla qualità della vita delle persone che vogliamo migliorare rispetto alla tecnologia che abbiamo costruito. Insieme, possiamo riprenderci le nostre strade”.

Il trasporto di massa migliorerà per le metropoli più grandi, grazie all’introduzione di tecnologie innovative, come il trasporto pubblico ad alta velocità. Ulteriori innovazioni potrebbero includere i droni, che avranno un ruolo di rilievo su diversi fronti: per esempio, potrebbero essere rapidamente implementati per rilevare e mappare le zone più colpite dopo terremoti, tsunami o altre calamità naturali; i sistemi operativi avanzati di gestione della mobilità urbana, che potranno integrare perfettamente i dati provenienti da tutti gli elementi dell’ecosistema, inclusi i veicoli, le biciclette, i droni e i mezzi di trasporto di massa, così come anche i lampioni, i parchimetri e le infrastrutture di ricarica; le tecnologie avanzate, che saranno implementate su larga scala per la gestione più fluida del traffico, connessa ai veicoli autonomi, eliminando gli ingorghi, riducendo le emissioni e minimizzando gli incidenti stradali, fino ad annullarli; lo spazio stradale, che sarà riconvertito in spazi verdi e parchi, consentendo una migliore qualità della vita per le comunità cittadine.

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