Valori residui in calo per Suv e diesel?

Valori residui: un interessante studio di Moody’s, l’agenzia di rating americana, lancia l’allarme su un possibile abbassamento delle quotazioni dell’usato sulla base dei cambiamenti nelle scelte degli acquirenti, che stanno modificando le proprie abitudini di acquisto anche sulla scorta delle nuove tecnologie a disposizione dell’Automotive.

Le preferenze dei consumatori si stanno orientando verso i veicoli elettrici: il che costituirebbe, secondo l’ultimo studio del Moody’s Investor Service, una seria minaccia per la finanza automobilistica sul tema dei valori residui. Mi spiego meglio: la propensione all’acquisto diretto è in calo, e porta come conseguenza soluzione di acquisizione alternative come il noleggio (e in parte il leasing finanziario). Questo si traduce in un forte aumento dell’acquisto finanziato, dove chi utilizza il veicolo ne paga solamente una parte sotto forma di canone (di noleggio o di leasing), lasciando il rischio della gestione dell’usato al finanziatore (anche nel caso del leasing ad alto riscatto, opzione che il cliente solitamente non esercita). Per gli istituti di credito e le società di noleggio, dunque, il sistema previsto dei valori residui costituisce una parte rilevante del business, perché sulla rivendita dell’usato si gioca una fetta consistente del margine di profitto.

Ma se, improvvisamente, i “gusti” degli automobilisti cambiassero radicalmente, il valore dell’usato “tradizionale” sarebbe destinato a crollare rapidamente. Moody’s evidenzia che in Nord America i clienti hanno mostrato finora una grande preferenza per i suv, a causa anche del basso costo del carburante (questa tipologia di veicoli, con carrozzeria e quindi peso più grande, consuma di più rispetto alle vetture tradizionali). Anche il prezzo maggiore è assorbito dal fatto che le condizioni economiche degli ultimi anni sono nettamente migliorate. La mix delle vendite di nuovi suv negli Stati Uniti è arrivata a raggiungere uno share del 64%, contro quella delle auto tradizionali al 36%. Cinque anni fa, invece, il rapporto era di 50/50.

Se dovesse arrivare una recessione economica, oppure una nuova impennata dei prezzi dei carburanti (di entrambi i fenomeni si vedono le avvisaglie), gli automobilisti si riconvertirebbero rapidamente all’acquisto (e al noleggio) di veicoli più economici: sia ad alimentazione tradizionale, sia a propulsione elettrica, con conseguenze disastrose sull’usato suv.  Questo fenomeno, sempre secondo l’agenzia di racing americana, si era già concretizzato durante l’ultima crisi economica, che aveva portato (in America) a un crollo delle quotazioni dell’usato dei suv compreso tra il 15 e il 25%.

In Europa il fenomeno della diffusione dei suv è più recente, ma il tasso di crescita è quasi pari a quello americano: un crollo delle valutazioni dell’usato di questa tipologia di veicoli avrebbe un impatto molto forte sui conti delle società di leasing e di noleggio. Anche perché nel Vecchio Continente si andrebbe ad aggiungere a un altro fenomeno di mercato di cui recentemente si è iniziato ad avere riscontro: l’abbandono della motorizzazione diesel a favore di propulsioni ibride. Detto per inciso, non è un caso che la Toyota abbia pochi giorni fa deciso di sospendere le vendite della sua suv più popolare, la Rav4, nelle versioni a gasolio, puntando esclusivamente sulle Hybrid.

Quindi, un calo di interesse verso i suv e un disamoramento generalizzato nei confronti del diesel potrebbe sconvolgere il mercato nei prossimi anni. Anche perché i veicoli elettrici, di cui si prevede una forte diffusione nel medio periodo, hanno, a tutt’oggi, un valore residuo più basso rispetto quello dei veicoli più tradizionali: se, come sembra, la loro diffusione è destinata a crescere sensibilmente, occorre che i finanziatori (noleggiatori e società di leasing) rivedano la mix di marginalità del loro modello di business.E per i Fleet manager, un consiglio: puntare sui suv (e sul diesel) potrebbe non essere più la scelta più logica nella car policy aziendale del prossimo futuro.

Leave a Reply

Your email address will not be published.