
Della X1, la X2 mantiene la lunghezza del passo, ma risulta più corta di 8 cm nella lunghezza complessiva (in totale 4,36 m) ed è più bassa di 7 cm. La linea è da coupé a 4 porte con un portellone piuttosto inclinato, come le sorelle maggiori X4 e X6, a loro volta derivate dalle X3 e X5. Nella fiancata, si notano i vetri di altezza contenuta, da coupé vera. Il resto dello stile è ispirato alla grinta: parafanghi massicci, paraurti voluminosi, con prese d’aria spropositate, mascherina a doppio rene, simbolo della marca, ingigantita. I cerchi in lega possono arrivare fino a 20 pollici.
All’interno della X2, lo spazio è grossomodo quello della X1, anche la testa dei passeggeri posteriori non è sacrificata. L’unica differenza significativa consiste nel divano non regolabile a scorrimento, che c’è sulla X1. Grande libertà è data all’acquirente in termini di mobilità, con diverse opzioni, tutte a pagamento e, secondo tradizione BMW niente affatto regalate (anche se scegliendo pacchetti specifici, il risparmio è sensibile rispetto ai singoli accessori).
Per quanto riguarda le motorizzazioni, la X2 è disponibile (per il momento) con una sola variante a benzina, abbinata alla trazione anteriore sDrive, più tre declinazioni del 4 cilindri a gasolio di 2 litri, con differenti potenze. La 18i sDrive ha un 1,5 litri da 140 CV, ed è il modello d’accesso alla gamma, con un prezzo di listino che parte da 33.500 euro. La 18d è disponibile sia come sDrive (trazione anteriore) sia come xDrive (4×4): ha il 2 litri a gasolio da 150 CV, con prezzi rispettivamente di 35.950 e 37.950 euro. La 20d xDrive (190 CV) costa 44.100, la 25d xDrive 231 CV) 48.350. Oltre all’allestimento base, sono disponibili l’Advantage (+1.650 euro), il Business X (+3.350 euro), e l’M Sport (+6.800 euro). Le 20d e 25d sono solo con trazione integrale.
La X2 20d xDrive automatica è la versione più adatta alle flotte aziendali, in allestimento Business X. L’alternativa economica è la 18d sDrive (con cambio manuale a 6 marce di serie), che consente un risparmio sul listino di quasi 10.000 euro (sul canone di noleggio significano dai 120 ai 200 euro/mese in meno, a seconda della durata e della percorrenza). Tra gli optional irrinunciabili, gli ammortizzatori a regolazione elettronica (170-520 euro), i sensori di parcheggio posteriori (460 euro sulla “base”), il sistema di parcheggio semiautomatico Park Assistant (360 euro), i Connected Drive Services (400 euro).
La dotazione di serie è discreta: tutte le versioni dispongono dell’avviso anti-colpo di sonno, del comando per la regolazione delle risposte di motore, cambio, sospensioni e Esp, i fendinebbia, la radio con le prese Usb e il Bluetooth, i sedili anteriori regolabili in altezza, il sedile posteriore frazionato, il climatizzatore bizona e il baule ad apertura elettrica (eccetto la base).