Pininfarina Bluecar: il noleggio a lungo termine s’elettrizza al Salone di Ginevra 2009

pininfarina_bluecar_a1L’ipotesi più probabile è che i privati possano prendere a noleggio la Bluecar, ossia la citycar elettrica frutto della partnerships tra Pininfarina e il Gruppo Bolloré (è francese e fa soprattutto batterie). È quanto emerso al Salone di Ginevra 2009. Dal prossimo anno, per guidare una Bluecar, si dovrà infatti pagare una rata mensile di 330 euro per un periodo minimo di tre mesi. Il canone include l’assistenza stradale 24 ore su 24.

È quindi possibile che la formula diventi valida anche per il noleggio a lungo termine delle aziende e del popolo della Partita Iva.

Una formula commerciale singolare. Il motivo? L’ha spiegato lo stesso Bolloré: “I consumatori vogliono provare l’auto elettrica, perché c’è tanta curiosità attorno a lei, ma anche il timore per il suo funzionamento”.

Insomma, una novità assoluta, di fronte alla quale gli automobilisti sono comprensibilmente sorpresi.

Comunque, siamo in presenza di una vettura con enorme tecnologia dentro. Grazie alla batteria al litio polimeri di metallo, l’elettrica di Pininfarina e Bolloré vanta un’autonomia di oltre 250 chilometri: questo il dato più importante fornito dalla Casa. Cui va aggiunto il fatto che si ricarica in cinque ore e offre prestazioni più che soddisfacenti: velocità massima (limitata elettronicamente) di 130 km/h e accelerazione da 0 a 60 km/h in 6,3 secondi.

Il mio è esclusivamente un calcolo spannometrico, ma se ci togli i soldi da investire nel carburante e ci metti quelli da impiegare per le ricariche elettriche (per il resto, ha pannelli solari sul tetto), mi pare che 330 euro al mese siano davvero pochi.

Almeno all’inizio, la Bluecar sarà distribuita in sei Paesi europei: oltre all’Italia, anche Germania, Francia, Gran Bretagna, Spagna e Svizzera. In futuro, pure in Nord America e Asia.

Per adesso, a tutti gli affamati dell’elettrica, posso soltanto dare un sito francese, dove però è già possibile prenotare l’auto anche per il mercato italiano (link qui).

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