Sei domande a Pietro Teofilatto, direttore del comparto noleggio a lungo termine di Aniasa

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Quanto trovate in basso è un’interessantissima chiacchierata con Pietro Teofilatto, direttore del comparto noleggio a lungo termine di Aniasa, l’associazione che rappresenta le aziende private esercenti servizi di locazione veicoli senza conducente (fa parte della Fise, Federazione imprese servizi di Confindustria). Obiettivo, capire cos’è successo nei primi tre mesi del 2009 nel settore noleggio e quali sono le tendenze.


Per quasi tutti i comparti, il primo trimestre 2009 è stato all’insegna della crisi: come sono andate le cose per il noleggio auto a lungo termine?

“Se a marzo gli ecoincentivi hanno prodotto i primi tangibili effetti sul mercato automobilistico, facendo segnare un indice positivo dello 0,24%, comunque ben distante dal preoccupante -28% del trimestre, si registra tuttavia un’allarmante flessione di immatricolazioni per le auto aziendali. Per l’intera filiera, comprensiva cioè di acquisti in proprietà, leasing finanziario e uso locazione, si annoverano nel trimestre trascorso 67.768 immatricolazioni contro le 96.285 del corrispondente periodo del 2008, una riduzione di complessive di quasi 30mila unità, cioè -29,6%”.

Quali sono i fattori determinanti della flessione delle immatricolazioni?
“Tra i principali motivi rilevati dagli operatori spiccano le misure di contenimento dei costi adottate dalle aziende, spesso preventivamente. Senza contare le ripercussioni della crisi sui flussi finanziari e sulla ridotta agibilità delle linee di credito”.

E per i prossimi mesi?
“Previsioni sul 2009 sono al momento difficili. L’attuale congiuntura sta condizionando l’approccio della clientela, che sta optando per un maggior periodo di durata del noleggio, prorogando cioè di 6-12 mesi, in attesa che il contesto sia più sereno. L’aspetto positivo è che la formula del noleggio continua ad essere apprezzata e preferita da oltre il 90% delle aziende clienti”.

In generale (perfino negli Usa), sale la richiesta di auto piccole: nel primo trimestre 2009, qual è stata la tendenza del noleggio auto a lungo termine?
“È vero, stiamo assistendo a un discreto accentuarsi di downsizing dei veicoli, iniziato a fine 2007 con l’aumento vertiginoso dei prezzi dei carburanti e che in varie aziende è diventato aspetto rilevante nella car policy. Minori consumi e minori costi sono oggi infatti temi/obiettivi sempre più presenti sui pc e sulle scrivanie dei fleet manager! I più avanzati dispositivi di sicurezza e determinati optional come il navigatore di ultima generazione costituiscono peraltro aspetti ormai indiscutibili per assicurare la massima operatività delle flotte e la tranquillità dei driver”.

Di recente, Leasys ha fatto partire il noleggio a lungo termine di auto usate…
“Analoga iniziativa per i veicoli commerciali è da tempo promossa anche da Mercedes Charteway, con apprezzabili risultati. Si tratta di veicoli di cui si conoscono perfettamente tutti i dettagli operativi: sono stati poi sottoposti ai tagliandi prescritti dalle Case e a ogni successivo controllo; godono di un ottimo stato del motore e della meccanica. Con un canone ridotto si raggiungono così fasce di clientela con minori esigenze d’’immagine’ sul mezzo e per periodi contrattuali in genere di 12/18 mesi. Probabilmente, per la situazione di incertezza economica, potrà essere un’iniziativa parallela al noleggio del nuovo. Attendiamo i primi risultati”.

Anche la multinazionale Procter&Gamble ha aderito al progetto GreenPlan per avere una flotta più verde: nel primo trimestre 2009, c’è una tendenza delle aziende a domandare macchine poco inquinanti?

“Greening the Fleet! Questa sembra essere un’indicazione di percorso, una vera parola d’ordine, che in ambito multinazionali si sta facendo velocemente strada. Non più solo per obiettivi di immagine o per esigenze di circolazione (ZTL centri storici o divieti di circolazione), ma per una maggiore attenzione alla responsabilità sociale d’azienda. Constatiamo poi l’espandersi di un’’attenzione ambientale’ in merito alle flotte anche nelle aziende di minori dimensioni e alle pubbliche amministrazioni, promossa da una crescente coscienza sul tema, che parte da una nuova visione su tutti i quotidiani aspetti della vita in ufficio. Cresce quindi la richiesta di veicoli già Euro 5 o con alimentazione ibrida, bi-fuel. Forse è ancora presto per l’elettrico. Da rilevare inoltre le iniziative di numerosi operatori del noleggio finalizzate alla sensibilizzazione dei clienti e alla riduzione delle emissioni di CO2, la migliore testimonianza dell’attenzione alle tematiche green del settore”.

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