E’ stato prorogato fino al 2013 il regolamento comunitario n.1400/2002, più noto come Regolamento Monti, che disciplina la distribuzione, la riparazione e la manutenzione di autoveicoli, nonché la fornitura di pezzi di ricambio. Tra gli elementi in gioco: il nuovo profilo dell’industria europea dell’auto, la maggiore complessità dei compiti degli attori della filiera automobilistica, ma soprattutto la tutela degli interessi e della libertà di scelta del consumatore.
Il nuovo quadro normativo, post 31 maggio 2010, dovrà infatti essere in grado di offrire maggiori garanzie e vantaggi a chi acquista e utilizza le auto, un bene di notevole incidenza sui bilanci delle famiglie e delle imprese.
Molte le opinioni in discussione: dalla proroga dell’attuale regolamento alla sua sostituzione con una regolamentazione per il solo mercato del post-vendita automobilistico, dalla definizione di specifiche linee guida per il settore all’inserimento delle regole per il mondo dell’auto all’interno di una normativa più generale.
Secondo la Comunità Europea, però, da quando il regolamento Monti è entrato in vigore le condizioni di concorrenza sul mercato della distribuzione e dell’assistenza degli autoveicoli sono considerevolmente migliorate. In particolare per il noleggio, il regolamento comunitario ha avuto il merito di definire le società di autonoleggio come utenti finali, ovvero di consentire loro più favorevoli condizioni di accesso alle reti di distribuzione e di servizio post-vendita delle case automobilistiche.
È in particolare sulla distribuzione automobilistica che il regolamento comunitario ha inciso profondamente sugli equilibri del mercato automobilistico. In ogni caso, pur tenendo conto di tutte le opinioni degli operatori, l’auspicio della Commissione Europea è che la nuova regolamentazione sia più semplice “in modo da garantire una migliore e più coerente applicazione alle norme comunitarie e tutelare la concorrenza sul mercato a vantaggio del consumatore finale e delle imprese, che vedrebbero così ridurre i costi legati agli sforzi necessari per adeguarsi a regolamentazioni talvolta troppo complesse e stringenti”.
Ho collaborato con molte aziende del noleggio, e posso dire che il decreto Monti non è stato mai sfruttato a dovere.
Buona parte delle colpe vanno soprattutto a chi si è affidato ai network di meccanici attualmente operativi.
I sistemi web destinati per la preventivazione, hanno fatto il resto.
Fino ad oggi sono stati usate delle banche dati assolutamente scarse. E i meccanici, in molte aziende, hanno continuato a lavorare via telefono.
I noleggi inoltre inviano le auto presso le officcine di marchio.
Esempio:
Se abbiamo una Panda della Fiat, la manderemo presso un meccanico che non ha il marchio Fiat.
In questo modo saremo sicuri che utilizzerà dei ricambi aftermarket.
Invece molte azende mandano le vetture del gruppo Fiat presso le officine Fiat….errore gravissimo!
Non si può in questo modo richiedere l’utilizzo di ricambi omologati.
Allora mi domando….è valsa la pena festeggiare il prolungamento della legge Beer in Italia, se in tutti questi anni non è stata sfruttata?
Giuliano Cosimetti