Il tema dell’ecologia e dei blocchi del traffico è sempre più dibattuto in questo periodo. Notizia recentissima è infatti quella dell’entrata in vigore dal 1 Giugno 2010 dell’obbligo dell’attivazione dell’ecopass per i veicoli Euro 4 senza filtro antiparticolato per accedere all’interno della ZTL “Cerchia dei Bastioni” del centro di Milano. La domanda che ci si pone in questo momento è la seguente: in un periodo di così forte contrattura economica e di mancanza di incentivi per l’acquisto di veicoli nuovi come può essere risolto il problema di limitare le emissioni inquinanti e adeguare il parco circolante alle normative vigenti? Facendo una breve ricerca ci siamo imbattuti in alcune soluzioni aftermarket che potrebbero essere molto interessanti per le flotte aziendali. Problema principale è che poche di queste hanno ricevuto l’omologazione da parte del Ministero dei Trasporti e quindi il diritto “sulla carta” a trasformare un veicolo inquinante in un veicolo, tra virgolette, “ecologico”. Tra gli “eletti” ad averla ottenuta ne abbiamo esaminati 2: Pirelli Eco Technology con i prodotti della gamma “Feelpure” (filtri “chiusi“) e HJS distribuito in Italia dalla Ofira Italiana S.p.A. con i prodotti “City-Filter” (filtri “aperti“). Entrambe le case produttrici hanno ottenuto l’omologazione all’installazione ed al conseguente “cambio di classe di inquinamento” per veicoli industriali, autobus e veicoli commerciali mentre per le automobili la sola HJS. Molto grossolanamente la differenza fondamentale tra i filtri “chiusi” e quelli “aperti” riguarda in buona sostanza la complessità e il grado di efficacia dei due sistemi: i primi richiedono la sostituzione dell’impianto di scarico e garantiscono una riduzione delle emissioni di particolato fino al 95% mentre gli ultimi richiedono la sola sostituzione del terminale e comportano una diminuzione dal 30 al 75%. Per quanto riguarda i costi è presto detto, anche se bisognerebbe considerare il tipo di motore, la cilindrata, la classe di inquinamento e tutte le altre variabili del caso, per avere un’idea del tutto sommaria, si può ragionare su una spesa di circa 2.500 € per un filtro “chiuso” mentre una cifra di circa 800 – 1.500 € per uno “aperto”.
Maggiori informazioni su costi e disponibilità è possibile ottenerli contattando il rivenditore ufficiale di tali filtri antiparticolato per il mercato flotte e autonoleggio, la Faecar di Milano (02/33004083).
Vi è di più poi anche per privati, con il Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia in data 17 marzo 2010 è stato pubblicato il “bando per l’assegnazione di contributi a soggetti con reddito limitato, ai fini della sostituzione di veicoli inquinanti con veicoli a minore impatto ambientale o della loro trasformazione” (installazione di un impianto GPL o metano sulle vetture alimentate a benzina, installazione di un filtro antiparticolato su vetture alimentate a gasolio). Il contributo regionale in caso di installazione di un filtro antiparticolato su autovettura diesel Euro 0, Euro 1 oppure Euro2 è fissato in 600,00€.
Io sto facendo montare sul mio bus un filtro antiparticolato con iva mi costa euro 8.778.00 vivo in provincia di Salerno la ma e un inizio attivita vorrei sapere se ci sono previsti contributi per la regione campania