Espressiva, originale e funzionale: è la Chevrolet Spark, che in inglese significa scintilla. Una minicar sfiziosa, una vettura mondiale, visto che è progettata per essere venduta Asia, Europa, Africa, Australia e Stati Uniti. È l’ideale per chi vuole un’auto a noleggio a lungo termine che sia piccolina, agile nel traffico, si parcheggi in un fazzoletto, offrendo al contempo il vantaggio di cinque porte, cinque posti e di un comodo portabagagli: 170 litri che diventano 578 abbattendo lo schienale del sedile posteriore.
Funzionale, dinamica, maneggevole: l’abbiamo testata e ci ha sorpreso, anche perché offre il meglio in termini di economia di esercizio e manovrabilità. Di un altro pianeta rispetto alla antica Matiz, di cui è erede.
Le linee esterne della Spark disegnano un profilo molto originale, la cui dinamicità è messa in risalto dai fianchi: in corrispondenza delle ruote si proiettano verso l’esterno (vedi foto). La linea del tetto traccia un unico arco molto simpatico, che va accentuandosi nelle linee delle fiancate. La macchina, pur non essendo un bolide, è filante e grintosa il giusto. È ultra compatta: 364 centimetri di lunghezza e 1597 di larghezza.
Le sospensioni seguono uno schema tradizionale ma efficiente: montanti McPherson davanti e assale torcente al retrotreno. Sgusciante e stabile ad alta velocità.
Meglio quella con il Controllo elettronico della stabilità (ESC): integrando il controllo della trazione e della frenata, garantisce un’eccellente tenuta del veicolo.
Dentro, la strumentazione è d’ispirazione motociclistica: un modulo sopra il piantone dello sterzo riporta le informazioni essenziali in poco. Contagiri digitale, come quello di una moto sportiva, con illuminazione azzurro ghiaccio quando le luci sono accese.
Due motori, entrambi a benzina o con doppia alimentazione benzina/Gpl, da 1.0 e 1.2 litri. Non aspettatevi accelerazioni da urlo, ma consumi bassissimi. La salvezza del portafogli. Siamo su 5,1 litri/100 chilometri. Con emissioni di CO2 di 119 g/km.