29,3 miliardi la spesa per manutenzioni e riparazioni di auto nel 2010

798 euro. È questa la spesa media sostenuta nel 2010 da un automobilista italiano per la manutenzione e le riparazioni della sua autovettura. La spesa complessiva degli automobilisti è stata invece di 29.262 milioni di euro con una crescita del 3,21%. Queste stime sono state fatte dall’Osservatorio Autopromotec, che è la struttura di ricerca di Autopromotec, la più specializzata rassegna espositiva internazionale delle attrezzature e dell’aftermarket automobilistico, la cui 24^ edizione biennale si apre domani, nel quartiere fieristico di Bologna e resterà aperta al pubblico fino al 29 maggio. I 29.262 milioni di euro spesi nel 2010 per la manutenzione e le riparazioni di auto sono certamente una cifra di tutto rispetto, inferiore nella graduatoria delle voci di spesa annuale per l’automobile soltanto a quelle relative all’acquisto di carburante e all’acquisto delle autovetture. Come mostra la tabella, la spesa complessiva tende ad aumentare con il passare degli anni. Si tratta naturalmente di una tendenza assolutamente normale per tutti gli aggregati economici, che tuttavia in parte contrasta con l’esperienza degli automobilisti più anziani, che hanno visto nel tempo ridursi la necessità di ricorrere all’officina. E ciò perché il grande impegno delle case automobilistiche per migliorare l’affidabilità delle autovetture ha fatto sì che gli intervalli di manutenzione si allungassero e che i guasti si verificassero più raramente. A fronte dell’effetto di contenimento sulla spesa che ne è conseguito, vi sono però altri elementi che hanno operato e operano in senso contrario. Innanzitutto lo stesso progresso tecnologico che ha fatto allungare gli intervalli di manutenzione e ci ha offerto vetture sempre più affidabili, confortevoli, sicure e meno inquinanti, le ha anche rese sempre più complesse, con la conseguenza che gli interventi di officina da un lato tendono a calare, ma dall’altro, quando sono necessari, sono più costosi. Un altro elemento che fa aumentare la spesa complessiva è la crescita del parco circolante. Nonostante le dimensioni già molto ragguardevoli raggiunte dal parco italiano, il numero delle auto in circolazione continua ad aumentare e nel 2010 è salito a 36.650.000 da 36.372.000 del 2009. Un ulteriore elemento che fa lievitare la spesa è poi la grande attenzione che si presta ai problemi della sicurezza e dell’ambiente. Ovviamente si tratta di una attenzione sacrosanta, ma l’inevitabile conseguenza dei controlli sempre più rigorosi che si fanno in sede di revisione dei veicoli (e che auspicabilmente dovrebbero farsi anche sulle strade), determina una maggiore esigenza di ricorrere alle officine di autoriparazione. Per concludere un ultimo elemento che fa lievitare la spesa è generalmente l’andamento dei prezzi. L’Istat esegue rilevazioni accurate su questo aspetto e secondo questa fonte nel 2010 i prezzi delle riparazioni sono aumentati del 2,95% e quelli della manutenzione dell’1,94%. Di questi dati si è tenuto conto, insieme agli effetti di tutte le altre dinamiche di cui si è detto, per elaborare la stima della spesa degli italiani per la manutenzione e le riparazioni delle autovetture. Spesa a parte, è comunque un dato di fatto che riparare autoveicoli è una attività sempre più difficile che richiede conoscenze, competenze tecniche e attrezzature sempre più complesse. È anche per questo che Autopromotec 2011, in cui si potrà vedere quanto di più avanzato sul piano tecnologico e su quello organizzativo si sta facendo nel mondo in materia di autoriparazione, è un appuntamento che, a Bologna dal 25 al 29 maggio, gli operatori del settore non possono perdere. E non perderanno.