Continental e flotte: un rapporto solido

Il costruttore tedesco di pneumatici Continental è un colosso da 26 miliardi di euro di fatturato all’anno. Noto come fornitore di primo equipaggiamento per molti tipi di vetture (un’auto fabbricata in Europa su tre esce dalla catena di montaggio con pneumatici Continental), veicoli commerciali e industriali, Continental, che ha oltre 140 anni di storia alle spalle, è in realtà molto di più che un semplice produttore di gomme. Il Gruppo Continental, infatti, opera a 360° nel campo della mobilità. I suoi interessi industriali e commerciali vanno dalla produzione di componentistica (è tra i primi cinque fornitori mondiali dell’industria automobilistica) alla realizzazione di sistemi frenanti, componenti powertrain, chassis e strumentazione, alla produzione di componenti per le officine, allo sviluppo di sistemi di sicurezza di guida e di salvaguardia per l’ambiente.

Molti sono gli “incroci” con il mondo delle flotte aziendali, a parte la fornitura di pneumatici estivi e invernali: produce per esempio, soprattutto con il marchio VDO, sistemi di infotainment, tachigrafi digitali con funzione di tracciabilità, sistema di controllo della stabilità, cruise control autoadattativi e sistemi per la prevenzione di incidenti e infortuni. Continental e sicurezza costituiscono un binomio indissolubile, quindi, al punto da far diventare l’azienda tedesca uno dei riferimenti nel campo della guida sicura e sostenibile.

Oltre alla produzione di impianti specifici che hanno impatto sulla sicurezza, Continental valorizza il proprio knowhow attraverso il sostegno di attività di formazione alla guida sicura. Per esempio, abbiamo avuto l’occasione di imparare alcuni degli erudimenti basici di guida sicura frequentando un corso di una giornata sull’autodromo di Vallelunga erogato dal personale della AMG Driving Academy (che sono tutti piloti professionisti), che collabora con Continental da lunghi anni. La Continental è infatti il fornitore esclusivo delle “scarpe” di tutte le Mercedes ad altissime prestazioni realizzate con il marchio AMG. Al punto che anche la “SLS” che fa da safetycar durante i Grand Prix di Formula 1 ne è equipaggiata, in deroga alla fornitura in esclusiva per le vetture che corrono nella massima serie automobilistica che è, per contratto, assicurata a un marchio concorrente.

Abbiamo avuto la possibilità di imparare le tecniche di controllo su asfalto asciutto e bagnato, guidando tutta la gamma di vetture AMG. Modelli supersportivi (con potenze superiori ai 450 CV e in alcuni casi, come quello della “SLS”, che sfiorano i 600 CV) ma che, grazie all’ausilio dell’elettronica e di pneumatici particolarmente performanti, sono in grado di spostare verso l’alto l’asticella della sicurezza. Nella prova tra i birilli con asfalto allagato, per esempio, l’intervento dell’esp è fondamentale per contrastare, in modo totalmente automatico, la sbandata conseguente al sovrasterzo o il sottosterzo innescato da una velocità d’ingresso troppo elevata, così come l’avere gomme in grado di drenare l’acqua mantenendo un’elevata impronta di contatto con l’asfalto, è un ausilio fondamentale per mantenere la stabilità anche su fondi allagati. Migliorare le proprie capacità al volante e incrementare la propria sensibilità alla guida è un aspetto imprescindibile per chi, come i driver aziendali, trascorre diverse ore della giornata in macchina.

L’ecosostenibilità è un altro aspetto che appartiene al dna di Continental e che si sviluppa attraverso la produzione di pneumatici che riducono il consumo di carburante e la rumorosità durante il rotolamento. Il rispetto per l’ambiente significa anche corporate social responsibility, dunque l’obiettivo è anche preservare il capitale umano. Che per le imprese è un asset aziendale primario. In questo campo, Continental è sempre in pole position.

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