E se la soluzione fosse il Torio? Un innovativo sistema di trazione auto

Il Torio (elemento chimico il cui simbolo è “Th” con numero atomico “90”) è un metallo radioattivo naturale molto stabile che ad oggi trova utilizzo per la produzione di vetri speciali (l’ossido di torio aggiunto al vetro permette di creare vetri con alto indice di rifrazione e dispersione molto bassa. Perciò trova applicazione in lenti di alta qualità per macchine fotografiche e strumenti scientifici), nei filamenti per lampade ad incandescenza e per le saldature TIG (Tungsten Inert Gas). È tra gli elementi più densi che si trovano in natura.
Quindi?
Quindi, fin dagli anni 60, negli USA, il torio è stato oggetto di ricerca nel campo dei reattori per la produzione di energia, anche se è stato sempre preferito sviluppare i reattori ad uranio, di cui gli USA hanno una buona produzione locale.
Oggi, la società Laser Power Systems, basata nel Connecticut, sta lavorando ad un innovativo sistema di trazione per le auto che, come riportato dal portale web “Industry Tap”, sta sperimentando un motore producibile in serie che sfrutta il calore emesso dal materiale per attivare un laser che riscalda acqua e col vapore derivante alimenta una mini-turbina. La turbina, a sua volta, genera corrente elettrica che fa muovere il veicolo.
I modelli attuali di motore al Torio pesano circa 250 chilogrammi e possono essere quindi integrati nelle automobili, spiega Charles Stevens, Amministratore Delegato della Laser Power Systems, che sottolinea: “Un grammo di torio dispone della stessa energia di 28.000 litri di benzina”. Facendo due conti (ipotesi: 30.000Km/anno, a 15 Km/L), otto grammi del materiale sarebbero sufficienti per alimentare un veicolo per oltre 100 anni.
Certo, siamo sicuri che alcune caratteristiche “simpatiche” del Torio saranno ben analizzate dalla LPS, tipo che il torio metallico polverizzato si incendia molto facilmente e che la disintegrazione di isotopi instabili del torio produce gas Radon che è radioattivo e pericoloso per la salute (l’esposizione al torio in aria può portare ad un aumento del rischio di cancro ai polmoni, al pancreas, ai reni e al sangue. L’ingestione di torio provoca danni al fegato).

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