Case Study by GR advisory – Farmaceutiche: limitato interesse ai livelli di emissioni

Case Study by GR advisory – Farmaceutiche: limitato interesse ai livelli di emissioni

Il settore farmaceutico, notoriamente sensibile alle esigenze dei dipendenti ed alle trasformazioni tecnologiche, segna il passo in termini di politiche green e strategie innovative. Resiste il benefit come status ma perde spinta incentivante per i driver.

Questo mese GR advisory presenta una ricerca in merito alle auto aziendali nel settore farma.

 

AMBITO DI INDAGINE E METODOLOGIA

L’attività di indagine, durata quattro mesi, è stata sviluppata con una metodologia solida in tre fasi: interviste one to one con i responsabili delle flotte, elaborazione e presentazione alle società partecipanti. Il campione, costruito con i dati al Dicembre 2013 di aziende farmaceutiche nazionali e multinazionali in Italia, è stato clusterizzato secondo il fatturato, il numero dei dipendenti e la consistenza della flotta.

LE AREE DI INVESTIGAZIONE

Al fine di raccogliere dati rilevanti, GR advisory ha strutturato un questionario con oltre cinquanta domande. Successivamente i Fleet Manager sono stati coinvolti in un’intervista one to one su 6 temi fondamentali:

  • car list
  • car policy
  • aspetti economici
  • aspetti gestionali
  • acquisizione
  • green

CAR LIST E CAR POLICY

Per la car list emerge, fra le farmaceutiche, l’assenza di liste aperte di veicoli. Ci riferiamo con questo termine alla possibilità di poter scegliere qualsiasi modello all’interno di un budget (con eventuali limitazioni per segmenti). Invero, tutte le Car List esaminate prevedono un numero variabile da 3 a 15 modelli. Le limitazioni rilevate all’inserimento in Car List, sono soprattutto in merito al numero di cilindri, al numero di porte, ai modelli (cabriolet, SUV e fuoristrada). Anche in un settore tradizionalmente attento al valore del benefit, la nota tendenza di estendere i contratti di noleggio a 48 mesi, ha decisamente preso piede. E’ l’aspetto green che ancora non emerge come priorità. Molti dei fleet manager intervistati, hanno dichiarato di avere delle Car List con auto dalle cilindrate più contenute. Questo accade più per una politica di saving, e non per strategie ecologiste.

ASPETTI ECONOMICI

Un terzo delle aziende campione ha risposto di avere una spesa di canone mensile (compreso di quota fuel) di poco inferiore ai 1000€.

Tutte le aziende dell’indagine fanno emergere una chiara priorità nella scelta delle case automobilistiche diversificando le opzioni a seconda della fascia della policy. Quasi mai, ad esempio, tra la rete commerciale e la linea dirigenti i top brand sono gli stessi. La considerazione, qui solo accennata, è frutto di valutazioni che emergono dall’utilizzo dell’auto e, soprattutto, dello status. Spicca come la formula del Noleggio Lungo Termine (NLT), rappresenti la sola forma di acquisizione utilizzata, che si concentra verso pochi noleggiatori così da ottenere migliori condizioni e una semplificazione dei processi. Tutte le farmaceutiche utilizzano in media 2 fornitori.

ASPETTI GESTIONALI
In tutte le aziende farmaceutiche inserite nell’indagine, la responsabilità della flotta auto è affidata principalmente alla Direzione Acquisti o alla Direzione Risorse Umane, in pochi altri casi la gestione è condivisa fra due o tre funzioni. Emerge chiaramente come il Fleet manager a tempo pieno sia piuttosto raro. In media i responsabili delle flotte dedicano meno del 50% della propria giornata lavorativa alle attività di fleet management.

GREEN

Il settore delle farmaceutiche risulta poco sensibile al green. I risultati della ricerca delineano un interesse per la tematica green generalmente scarso o poco percepito come fondamentale. Ad esclusione di alcuni tentativi di eccellenza, affiora un limitato interesse ai livelli di emissioni CO2. Le cause maggiormente riscontrate sono una mancanza di obiettivi aziendali e di strategie coerenti con questo orientamento. L’effetto è di avere driver conseguentemente pochi sensibili. Un’assoluta mancanza di incentivi ai driver.

Qual è l’utilità dell’indagine?

La rappresentatività del cluster costruito e la metodologia applicata consentono di apprezzare almeno 5 punti di utilità:

  • migliorare policy e lista di veicoli semplificando la gestione e mantenendo lo stesso livello di soddisfazione
  • conoscere la reale possibilità di riduzione costo a parità di policy e di tutte le condizioni di servizio
  • definire un target realistico e raggiungibile
  • ricevere indicazioni chiare e puntuali sulle aree gestionali già allineate alle best practice e riceve suggerimenti su quelle in cui è possibile intervenire
  • attivare una green policy con benefici sul livello di emissioni e sul consumo di carburante.

Potete utilizzare questo link per avere maggiori informazioni o per conoscere come applicare la metodologia dell’indagine ad altri settori.

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