Una mano dà, l’altra riprende

renzi-padoanIl Premier Matteo Renzi suggerisce al Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan la solita “vacca da mungere”: l’automobile e i suoi utilizzatori.

Ci risiamo: il Governo con la mano sinistra estrae dalla sacoccia, con la destra riporta nelle sue tasche. Da pochissimo aveva migliorato le normative che permettevano di accedere più facilmente  agli ecoincentivi per le Partite Iva e le imprese che intendevano acquistare veicoli nuovi a minimo impatto ambientale. Era un provvedimento contenuto nel cosiddetto “Sblocca Italia”, quello che avrebbe dovuto fare girare meglio le ruote dell’economia nazionale. Invece a girare, e vorticosamente, sono soltanto le scatole delle imprenditori italiani. Tutti indistintamente: piccoli o grandi che siano.

Perché il Governo Renzi non solo si è rimangiato, per il 2015 (che avrebbe dovuto essere l’ultimo anno degli ecoincentivi), le agevolazioni che eliminavano i vincoli vessatori  sul veicolo da rottamare ultradecennale in cambio del veicolo nuovo, allargavano il bacino dei mezzi incentivabili a quelli immatricolati a uso promiscuo, ed erano stati introdotti massimali più elastici, ma le ha cancellate definitivamente con un colpo di spugna che non avrebbe potuto essere più devastante.

Che gli incentivi, così com’erano strutturati, servissero a ben poco, era chiaro fin dall’inizio (FleetBlog fu tra i primi a dichiararne l’inutilità), tant’è che alla fine degli anni scorsi buona parte dei fondi erano ancora inutilizzati. Però, che le Istituzioni da una parte strillino ai quattro venti la propria patente ecologica, e dall’altra azzerino ogni forma più o meno efficace di aiuto economico alle imprese è veramente disarmante.

Con la Legge di Stabilità per il 2015, quella che una volta si chiamava Legge Finanziaria, il Governo Renzi ha abolito gli incentivi al rinnovo del parco veicolare aziendale, per destinare quei pochi quattrini messi a disposizione verso altre voragini del bilancio erariale.

Non è la prima volta che questo Esecutivo si dimostra il peggiore nemico dell’automobile tra tutti gli esecutivi che si sono succeduti negli ultimi trent’anni, e delle imprese più in generale. Prova ne è il fatto che nessuna iniziativa è stata promulgata per contrastare i perduranti aumenti delle tariffe assicurative, nessun controllo è stato effettuato sulla discesa dei prezzi dei carburanti, conseguente all’abbassamento dei valori commerciali del petrolio (avrebbero potuto scendere di un ulteriore 20%), e nessuna vigilanza viene fatta ora che, nonostante la stabilità (su livelli bassissimi) delle quotazioni del greggio sui mercati internazionali, i nostri petrolieri hanno ripreso a innalzare a proprio piacimento i listini (+18% nel solo mese di febbraio). Per non parlare del sistema di tassazione sull’auto aziendale, tra i più iniqui al mondo, sul quale nulla di concreto sembra profilarsi all’orizzonte, tant’è che il silenzio di questo Governo su questo tema fondamentale per il comparto è diventato ormai assordante.

Ma c’è di più: Renzi & C hanno nel frattempo provveduto ad eliminare alcune agevolazioni sul bollo e, sembra, siano allo studio nuovi aumenti su questa che è considerata dagli italiani la tassa più odiosa di tutte assieme a quella sulla casa. FleetBlog vi terrà puntualmente aggiornati sulle novità. Che comunque, quasi certamente, non saranno positive. Volete scommettere?

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