
Nel long rent a casue di percorrenze medie molto più elevate rispetto a quelle effettuate dai clienti privati, la scelta economicamente più conveniente rimane indiscutibilmente ancora quella del gasolio; In termini di numeri assoluti, il diesel nelle flotte di noleggio a lungo termine degli operatori generalisti Top quest’anno presenta gli stessi volumi del 2015 (quando però il mercato era nettamente più ridotto): 72.593 Passenger Cars immatricolate da gennaio ad agosto di quest’anno contro le 70.829 del 2015. Ma il confronto con gli anni più recenti chiarisce che il calo del diesel è concreto anche nel noleggio: nel 2018 le immatricolazioni furono 96.238 (il calo è dunque del 25%). Cresce invece vigorosamente il ricorso all’auto a benzina +44,6%, ma si tratta di volumi ancora inferiori alle 20.000 unità. Stupisce, invece, il calo delle vendite di alimentazioni alternative: -4% le ibride, -34% le auto a metano, -17% quelle a gpl. Dove i noleggiatori generalisti mostrano di aver acquisito la leadership è il comparto dell’elettrico: quest’anno hanno targato ben 1.371 auto di questo tipo, con un incremento del 16%. Il vero balzo in avanti, però, l’hanno compiuto nel 2018 quando, pur in assenza di incentivi, hanno targato il 250% di auto elettriche in più rispetto al 2017. Nell’ambito dei veicoli commerciali (fino a 3,5 ton), per i player generalisti la scelta del gasolio è, ovviamente, quella di gran lunga maggioritaria. Ma cresce il ricorso al metano (+196%), al gpl (+71%) e all’elettrico (+247%).
Le captive iniziano a puntare sull’ibrido
Qui la parte maggiore dei volumi la sviluppa Leasys, captive del Gruppo FCA, che nei suoi listini di ibrido non ha nulla. Nonostante questo, le società di noleggio controllate dai costruttori sembrano quest’anno voler recuperare il gap a tutti i costi. Sono loro infatti a far segnare tassi incrementali più vistosi nelle elettriche (+74%), nelle ibride (+406%), nelle auto alimentate a metano (+15%) e a gpl (+110%). Ma i numeri assoluti sono comunque ancora bassi. Delle 83.374 vetture immatricolate quest’anno in 8 mesi dalle captive, ben 78.889 sono a benzina o diesel. Con il gasolio che fa segnare addirittura un piccolo incremento sul 2018 (+5%). Nell’ambito dei veicoli commerciali leggeri, si nota il progressivo abbandono della soluzione metano (-42%), a favore del benzina (di cui si sono decuplicate le immatricolazioni). Il diesel è in controtendenza e fa segnare un incremento del 13%.